Grazie alla preziosa collaborazione del Laboratorio Probabile Bellamy e del Laboratorio Buster Keaton presentiamo
STEFANO SAVONA – Il cinema del reale
Incontro con l’autore
Lunedì 8 ottobre
h 10.30 – Aula Magna di Scienze della Formazione
LECTIO CON STEFANO SAVONA
Introduce il sociologo Federico Rahola – Università di Genova
h 21.15 – Cinema Corallo
TAHIR, PIAZZA DELLA LIBERAZIONE
Sarà presente l’autore
Dalle ore 20.00 proiezioni nella Piazza Princesa del Ghetto – organizzato dalla Casa di Quartiere Ghett Up.
Tra i film in programma sarà proiettato anche “Pane miele sartoria” di Maddalena Bartolini e Alessandro Diaco, prodotto dal laboratorio di sociologia visuale, grazie al contributo del Centro Studi Medì.
L’autrice di Loro dentro racconta la sua esperienza video al carcere di Marassi tra scelte registiche, riflessioni sociali e idee per il futuro.
Da Herzog ai fratelli Taviani: sembra che quest’anno il cinema documentario si sia particolarmente interessato al tema del carcere, un’istituzione totale e problematica che la settima arte durante la sua storia ha spesso affrontato nei modi più diversi e disparati.
A dimostrare ulteriormente tutto ciò contribuisce anche la giovane filmaker ligure Cristina Oddone con il suo Loro dentro, mediometraggio che ha vinto il primo premio del concorso regionale Obiettivo Liguria al 15° Genova Film Festival.
Il documentario “Loro dentro” prodotto dal Laboratorio di Sociologia Visuale, regia di Cristina Oddone, è stato premiato nella sezione Obiettivo Liguria del 15* Genova Film Festival. Il premio è un importante riconoscimento per il Laboratorio di Sociologia Visuale, alla ricerca di una sintesi tra linguaggio filmico e ricerca sociale.
“La Giuria composta dalla giornalista Francesca Baroncelli, dal presidente di E-Motion Nello Brancaccio e dalla giornalista Emanuela Mortari ha proclamato vincitore della quindicesima edizione il documentario Loro Dentro della genovese Cristina Oddone:
“per aver aperto le porte di un mondo difficile da conoscere in modo spontaneo, fresco e intelligente. Particolarmente apprezzata la naturalezza dei protagonisti, che sono riusciti a raccontare senza filtri le proprie storie di vita”.