Giovedì 6 giugno, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, a Genova, in Corso Podestà 2 si terrà il seminario “Famiglie migranti e Stato: sguardi discriminatori e pratiche di tutela“.
Il seminario, finanziato dalla Scuola di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Genova, affronta il tema del rapporto dei servizi socio-educativi con le famiglie migranti con un’attenzione focalizzata sulle criticità delle pratiche di lavoro e delle rappresentazioni degli operatori di fronte alla complessità del lavoro di relazione.
L’incontro, organizzato dalla Prof.ssa Francesca Lagomarsino, ed aperto dalla Prof.ssa Nicoletta Varani (direttore Disfor) vede la partecipazione di: Roberto Bertolino (Centro Franz Fanon, Torino), Claudia Pedone (Instituto Interdisciplinario de Estudios de Género, Universidad de Buenos Aires) e Rosa Parisi (Università di Foggia).
Venerdì 21 giugno, a Ventimiglia, il Laboratorio di Sociologia Visuale dell’Università di Genova alle ore 19 co-organizza il dibattito pubblico “Il ritorno delle frontiere in Europa“, alla Sala Polivalente del Chiostro di S. Agostino, Piazza Bassi 1, 2° piano.
L’evento rientra nelle azioni dell’Osservatorio dei territori di frontiera (ObsMigAM/URMIS, Università di Nizza – IC Migrations), progetto che favorisce l’incontro di ricerche in scienze sociali su diversi luoghi di confine, attraverso l’organizzazione di seminari ed eventi pubblici.
In uno scenario in cui controlli sistematici e militarizzazione dei confini interni caratterizzano l’Europa contemporanea e accompagnano i processi di consolidamento delle frontiere esterne, l’evento – che si svolge simbolicamente su una delle borderlands più visibili e mediatizzate degli ultimi anni – vedrà ricercatori, attivisti, membri di associazioni, cittadini discutere e confrontarsi sulla realtà di vari territori di confine. Dopo la presentazione dello stato delle ricerche oggi da parte dei gruppi di ricerca coinvolti e di un’esperienza di incontro tra ricerca e arte pubblica (“Eufemia. I sommersi e i salvati”, collettivo Milotta/Donchev e studenti della Scuola di Scienze Sociali-UNIGE) saranno proiettati tre documentari sulle risposte della cittadinanza in diversi luoghi di confine (Ceuta/Melilla, la Val Roya e la Val Susa/Brianzonnese). La tavola rotonda finale, seguita da un dibattito pubblico, sarà momento di riflessione collettiva sul new border regime e sulle risposte della cittadinanza.
Dalle 17:15, subito prima dell’evento pubblico, incontro al Bar Hobbit di Ventimiglia (Via Sir Thomas Hanbury, 14) per un bicchiere insieme!
I due giorni precedenti l’evento pubblico, due seminari di ricerca in lingua francese, aperti agli interessati (iscrizione: obsterfro@gmail.com):
il primo a Nizza (MSHS, salle 128) il giovedì 20, ore 14-17: « Les processus de frontierisation et les effets sur les territoires urbains et ruraux : Hautes Alpes, Alpes Maritimes et Calaisis ». Scarica il programma al seguente link: seminaire-nizza
il secondo a Ventimiglia (Sala Polivalente del Chiostro di S. Agostino)venerdì 21, ore 14-17: « Mises en scène de la frontière, réponses des populations locales et mobilisations citoyennes ». Scarica il programma al seguente link: seminaire-ventimiglia
Il Laboratorio di Sociologia Visuale, nel quadro del Festival del Mare promosso dall’Università di Genova, organizza due eventi su mare e migrazioni:
Eufemia. Un’installazione ambientale del collettivo Milotta / Donchev, visitabile dal 16 al 18 maggio presso la Darsena del Porto Antico sulla chiatta che ospita Dialogo nel buio, come evento collaterale del Festival del Mare.
Per informazioni: http://festivaldelmare.unige.it/Eventi_collaterali
I sommersi e i salvati. Una conferenza sulla frontiera liquida tra umanitarizzazione e securitizzazione nel programma ufficiale del Festival del Mare. Il 16 maggio alle 18, presso l’Auditorium del Museo del Mare. Con Vittorio Alessandro (già Contrammiraglio della Marina Militare), Alessandro Metz (Mediterranea Saving Humans), Nicola Stalla (SOS Méditeranée), Georges Kougang (operatore umanitario), Enrico Fravega (Università di Trento), Luca Queirolo Palmas (Università di Genova).
Per informazioni: http://festivaldelmare.unige.it/Conferenze#collapse10
Le due iniziative promosse da Laboratorio di Sociologia Visuale e Progetto 20k sono il prodotto di un lavoro congkiunto che ha unito: un gruppo di studenti di Scienze della Formazione dell’Università di Genova che hanno preso parte a un progetto di formazione sull’etnografia visuale – Irene Bressan, Marco Cepollina, Alice Gresele, Amalia Innocenti, Libera Palmeri, Bianca Alice Sanna, Greta Tanzi, Niccolò Vano – e un gruppo di ricercatori afferenti al Laboratorio di Sociologia (Unige) – Livio Amigoni, Massimo Cannarella, Federico Rahola, Enrico Fravega, Luca Giliberti, Graziella Marturano, Luca Queirolo Palmas – all’Università di Siena – Cristina Capineri – e all’Università di Amsterdam – Silvia Aru.
L’installazione è un’opera del collettivo artistico Milotta / Donchev, le fotografie sono di Emanuela Zampa; curatela di Amina Gaia Abdelouahab e Anna Daneri. Il coordinamento dei lavori sul campo è stato garantito da: Progetto 20K, Farog Adam Ali, Georges Kouagang.
Hanno contribuito: Università degli Studi di Genova e Università degli Studi di Siena. Si ringrazia: Istituto Chiossone Onlus, Costa Edutainment, Solidarietà e Lavoro s.c.s., Galata Museo del Mare, Istituto Nautico San Giorgio.
Giovedì 21 marzo, presso il Club Amici del Cinema di Genova (Via Carlo Rolando, 15), alle 18.30, verrà proiettato il documentario “Sulla stessa barca“, di Stefania Muresu.
Il film che raccoglie le testimonianze e le storie di vita e di viaggio in un centro d’accoglienza sardo sarà presentato dall’autrice.
“Sulla stessa barca” è stato presentato in world premiere al Festival Visioni dal Mondo – Immagini dalla realtà a Milano nell’ottobre 2017, e in diversi festival in Italia, tra cui IsReal – Festival del Cinema del Reale, Sguardi Altrove – Internation Women’s Film Festival e Diritti a Orvieto.
Grazie alla selezione al Global Migration Film Festival, promosso dall’IOM, Organizzazione Mondiale delle Migrazioni, il film ha avuto nel dicembre 2018 una distribuzione in paesi di tutto il mondo grazie a una rete civile e di associazioni in Libano, Ungheria, Russia, Turchia, Canada, Georgia, Bulgaria, Indonesia.
La regista Stefania Muresu, del collettivo di fotografia, film e ricerca visuale “4caniperstrada” (www.4caniperstrada.org) nonché coaturice, con la prof.ssa Annalisa Frisina, di un recente articolo sul tema del cinema partecipativo, (https://www.mdpi.com/2076-0752/7/4/101), sarà ospite del Laboratorio di Sociologia Visuale, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione nella mattinata di venerdì 22 marzo dalle ore 10:30 per un confronto aperto sulla realizzazione del documentario.