Perché i video su YouTube di persone che mangiano grandi quantità di alimenti, magari rumorosamente, hanno milioni di visualizzazioni? Perché i politici si fanno continuamente selfie con il cibo? Perché abbiamo postato tante foto di pane durante il primo periodo della pandemia?
Nell’era dei food porn media, il cibo diviene oggetto, mezzo e messaggio. Il discorso sul cibo diventa metalinguaggio attraverso il qualeparlare di identità, tradizione, appartenenze e distinzioni e il processo di ri-mediazione che ha interessato il food porn negli ultimi anni definisce il palinsesto delle sue rappresentazioni.
La pratica del food porn nasce e cresce nell’epoca della società ipervisuale nella quale, come ha spiegato il teorico della cultura visiva Nicholas Mirzoeff, a fronte del fatto che tutto sia potenzialmente visualizzabile, riesce a risultare significativo, e quindi politico, solo ciò che riesce a risultare visibile. Nell’attuale regime di visibilità il cibo è uno degli oggetti di meta-comunicazione più efficaci.
Attraverso una ricca serie di riferimenti e rimandi alla cultura (pop)olare il libro esplora l’eterogeneità delle possibili declinazioni delle fenomenologie del food porn contemporaneo.
Throughout the last decade, a multiplicity of civil and penal law sanctions has been applied to contrast solidarity to migrants in any kind of geographic context. In a report published in 2020, whose icastic title is “Punishing Compassion. Solidarity on Trial in Fortress Europe”, Amnesty International attested a huge number of cases of criminalization of solidarity across Italy, France, Spain, Greece, UK, Croatia, Malta and Switzerland. And the current situation is going worse and worse.
To understand the consequences of the criminalization of solidarity is going to produce in the EU states, as well as in the lives of many people (migrants, solidarity actors, researchers, citizens) the Visual Sociology Research Group is launching a new collaborative podcast series focused on solidarity crimes.
For this reason a call for episodes has been opened.
Deadline: 30.04.2021
To download the Call for episodes, please click here!
On March 30th (17: 00-19: 00), the presentation of the documentary “Rashomon en el Sahara: historia de lo no visto” will be held on the Zoom platform.
Inspired by the film, “Rashōmon” by Akira Kurosawa, in which an event is narrated from many differents points of view, the documentary tells the story of the “forgotten war” in the so-called “Spanish Sahara” (Sahara-Ifni war) through different narratives that, together, give shape to a complex image of this historical episode. An history event narrated through the voices and memories of the veterans, which shold be framed within the process of decolonization affecting the whole of Africa, between the 50s and the 70s.
The presentation will be held in Spanish language.
Participants:
Jose Gonzalez Morandi, director of the film (Laboratorio di Sociologia Visuale and Observatori de la Vida Cotidiana / OVQ)
Alberto López Bargados (University of Barcelona)
Francesco Correale (Équipe Monde Arabe et Méditerranée , University of Tours)
Moderator: Luca Giliberti (Laboratory of Visual Sociology. University of Genoa).
El 30 de marzo (17: 00-19: 00) en la plataforma Zoom se realizará la presentación del documental “Rashomon en el Sahara: historia de lo no visto”.
Inspirado en la película “Rashōmon” de Akira Kurosawa, en la que se narra un hecho desde diferentes puntos de vista, el documental cuenta la historia de la “guerra olvidada” (guerra Sahara-Ifni ) a través de diferentes narrativas que, en conjunto, dan forma a una imagen compleja de este episodio histórico. Un hecho histórico narrado a través de las voces y los recuerdos de los veteranos, que se enmarca dentro del proceso de descolonización que involucrò a toda África, entre los años 50 y 70.
La presentación se realizará en idioma español.
Participantes:
Jose Gonzalez Morandi, director de la pelicula (Laboratorio di Sociologia Visuale and Observatori de la Vida Cotidiana / OVQ)
Alberto López Bargados (University of Barcelona)
Francesco Correale (Équipe Monde Arabe et Méditerranée , University of Tours)
Here below you can find the link to join the event/Aquì, el enlace para unirse al evento: https://zoom.us/j/96705701261?pwd=allVMGV1TVNGcDFxempPVFhvUWttdz09 Meeting ID: 967 0570 1261 Passcode: 607208
One hundred thirty-one scholars and researchers in migration studies denounce the criminalization of solidarity towards migrants, and express their closeness to Lorena, Gian Andrea, and to the four people involved in the “Agaish” investigation. Below, you can find the text of the appeal, in Italian and English languages, together with the signatures list.
To join the fund-raising campaign for the covering of legal fees for Lorena and Gian Andrea, please, click here!
Centotrentuno studiosi e ricercatori in migration studies denunciano la criminalizzazione della solidarietà verso i migranti, ed esprimono la loro vicinanza a Lorena, Gian Andrea, e alle quattro persone coinvolte nell’inchiesta “Agaish”. Di seguito, trovate il testo dell’appello, in lingua italiana ed inglese, assieme alla lista dei firmatari.
Per aderire alla raccolta di fondi finalizzata alla copertura delle spese legali di Lorena e Gian Andrea, cliccate qui!
[IT]
· LA SOLIDARIETÀ NON È REATO·
A fianco di Gian Andrea, Lorena e dei 4 coinvolti nell’inchiesta “agaish”.
Siamo un gruppo di ricercatori e ricercatrici, studios* dei processi migratori contemporanei e delle dinamiche sempre più violente che si sviluppano attorno alle frontiere. Da molti anni denunciamo le continue violazioni dei diritti umani e dei trattati in materia di protezione internazionale di cui gli stati nazionali e l’Unione Europea sono responsabili, e più in generale la violenza e le morti che si producono dentro e intorno ai confini europei. Registriamo anche con profonda preoccupazione la crescente criminalizzazione di ogni forma di sostegno nei confronti di persone in transito: le inchieste e i procedimenti giudiziari rivolti contro chi mette a disposizione il proprio tempo e la propria vita per aiutare chi transita e tutelare l’incolumità di chi vive, sulla propria pelle, la violenza dei confini e la gestione militare degli stessi. Il “reato di solidarietà” è divenuto una sinistra costante del paesaggio europeo, di mare e terra, riportandoci ad alcune delle pagine più buie della storia novecentesca italiana ed europea, e andando a colpire ogni gesto o parola di denuncia, solidarietà, testimonianza e ricerca intorno ai confini.
Le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina rivolte a Gian Andrea Franchi, da diversi anni impegnato con Lorena Fornasir a costruire punti di socialità solidale a Trieste e lungo la rotta balcanica, così come quella analoga rivolta a quattro persone di origine eritrea, fondata sull’ipotetico aiuto che avrebbero fornito a due connazionali per fuggire dalla dittatura militare del Paese africano, si inseriscono precisamente in questa dinamica, equiparando ogni atto di denuncia e manifestazione di solidarietà nei confronti di persone in fuga a un reato. Esprimendo la nostra solidarietà alle persone incriminate, rinnoviamo l’appello alla comunità internazionale, accademica e non, a sostenere e moltiplicare le iniziative di solidarietà nei confronti degli indagati e di tutti coloro che vengono accusati del reato di solidarietà.
[EN]
· SOLIDARITY IS NOT A CRIME·
With Gian Andrea, Lorena and the 4 involved in the investigation “agaish”
We are a group of scholars and researchers working on contemporary migratory processes and on the violent dynamics developing along the borders. Since many years, we denounce the recurring human rights violations, the disregard of the agreements on international protection – of which nation-states and the EU are responsible – and the violence and deaths produced within and along European borders. For, we observe with deep concern the increasing criminalisation of any kind of support towards people on the move: the investigation and legal proceedings against those who share their time and their life to help who is in transit and risks his/her life for the violent management of the border. The “solidarity crime” has become a menacing constant in the European land and sea landscape, recalling some of the darkest pages in the Italian and European history of the XX century, hitting every gesture or word of denounce, solidarity, witnessing and research across the borders.
The charges of aiding and abetting irregular migration against Gian Andrea Franchi, for several years involved with Lorena Fornasir in building points of solidarity in Trieste and along the Balkan route, as well as those against four people from Eritrea, accused of having helped two compatriots to escape from the military dictatorship ruling the country, are precisely in this trend of labelling every act and expression of solidarity towards people on the run as a crime. We express our solidarity to the people accused and we call the international community, academic as well as non-academic, for supporting and spreading solidarity actions towards those indicted and everyone is accused of solidarity crimes.
Primi firmatari / First participants:
Abbatecola Emanuela, Università di Genova
Altin Roberta, Università di Trieste
Ambrosini Maurizio, Università di Milano
Amigoni Livio, Università di Genova
Anderlini Jacopo, Università di Genova
Armanni Bernardo, Università di Trento
Artero Maurizio, Università di Milano
Aru Silvia, Politecnico di Torino
Ascari Pierpaolo, Università di Bologna
Bacchini Nina, Università di Genova
Barbero Iker, Universidad del Paìs Vasco
Bassetti Chiara, Università di Trento
Bastianoni Chiara, Università di Genova
Bello Barbara Giovanna, Università di Milano
Belloni Milena, University of Antwerp
Benasso Sebastiano, Università di Genova
Bertani Michele, Università di Verona
Boffi Marco, Università di Milano
Bonfanti Sara, Università di Trento
Bonizzoni Paola, Università di Milano
Bordieri Ghita, Università di Genova
Botto Matteo, Università di Genova
Breda Giulia, Université Côte d'Azur
Caja Emilio, University of Oxford
Campomori Francesca, Università Ca’ Foscari – Venezia
Cancelleri Adriano, Iuav – Venezia
Carlo Caprioglio, Università Roma Tre
Casini Lorenzo, Università di Messina
Cassarino Jean-Pierre, College of Europe
Castellani Simone, ISCTE – Instituto Universitario de Lisboa
Cervai Sara, Università di Trieste
Cherubini Daniela, Università di Milano – Bicocca
Chiara Marchetti, CIAC Parma
Cima Rosanna, Università di Verona
Citroni Sebastiano, Università dell’Insubria
Cometti Marcella, Università di Ferrara
Consigliere Stefania, Università di Genova
Cordova Giovanni, Università di Catania
Dambrosio Clementelli Alina, Università di Genova
Daminelli Luca, Università di Genova
De Cordova Federica, Università di Verona
De Vincenzo Ciro, Università di Padova
Deandrea Pietro, Università di Torino
Del Guercio Adele, Università di Napoli – L’Orientale
Della Puppa Francesco, Università Ca’ Foscari di Venezia
Delli Gatti Valentina, Universidad Comillas de Madrid
Di Meo Silvia, Università di Genova
Dines Nick, Università di Milano – Bicocca
Donadio Giacomo, Universidad del Paìs Vasco
Erulo Jonas, WWU – Università di Münster
Fabini Giulia, Università di Bologna
Fanlo Cortes Isabel, Università di Genova
Fele Giolo, Università di Trento
Ferraris Valeria, Università di Torino
Filippi Davide, Università di Genova
Firouzi Tabar Omid, Università di Padova
Fontanari Elena, Università di Milano
Forni Giorgio, Università di Messina
Fortarezza Francesca, Scuola Normale Superiore di Pisa
Fravega Enrico, Università di Trento
Frisina Annalisa, Università di Padova
Gargiulo Enrico, Università di Bologna
Gemma Gloria, Linköping University
Giliberti Luca, Università di Genova
Giorgi Alberta, Università di Bergamo
Gribaldo Alessandra, Università di Roma Tre
Grimaldi Gabriella, Università di Catania
Haeberlein Jana, University of Basel
Hajer Minke, Università di Milano
Hess Sabine, Georg-August Universität Göttingen
Iozzelli Jasmine, Università di Torino
Lagomarsino Francesca, Università di Genova
Maneri Marcello, Università di Milano – Bicocca
Mantovan Claudia, Università di Padova
Marturano Graziella, Università di Genova
Massari Monica, Università di Milano
Meriggi Maria, Università di Bergamo
Mezzadra Sandro, Università di Bologna
Milotta Antonino, Università di Genova
Mirizzi Alessandro, Università di Bari
Molinari Nicolò, IUAV – Venezia
Mosconi Giuseppe, Università di Padova
Mubi Brighenti Andrea, Università di Trento
Panizza Eleonora, Università di Genova
Parolari Paola, Università di Brescia
Pellegrino Vincenza, Università di Parma
Perino Maria, Università del Piemonte Orientale
Perrotta Domenico, Università di Bergamo
Petrozzi Serafina, Università di Torino
Petti Gabriella, Università di Genova
Piazza Gianni, Università di Catania
Piechura Philipp, Hafencity University Hamburg
Piombino-Mascali Dario, Università di Vilnius
Piro Valeria, Università di Bologna – Università di Padova
Piussi Anna Maria, Università di Verona
Platania Giuseppe, Scuola Normale Superiore
Pollozek Silvan, European University Viadrina Frankfurt (Oder)
Pontrandolfo Stefania, Università di Verona
Popolla Mariella, Università di Genova
Procacci Giovanna, Università di Milano
Queirolo Palmas Luca, Università di Genova
Rahola Federico, Università di Genova
Rappazzo Felice, Università di Catania
Rigo Enrica, Università di Roma Tre
Romito Marco, Università di Milano – Bicocca
Sacchetto Devi, Università di Padova
Saitta Pietro, Università di Messina
Salvador Ottavia, Università di Genova
Sanò Giuliana, Università di Messina
Satta Caterina, Università di Cagliari
Sbraccia Alvise, Università di Bologna
Scudieri Laura, Università di Genova
Selmi Giulia, Università di Verona
Semprebon Michela, Università di Bergamo
Sottile Lorenzo, Università di Genova
Spada Stefania, Università di Bologna
Stagi Luisa, Università di Genova
Stefani Silvia, Università di Torino
Surian Alessio, Università di Padova
Tazzioli Martina, Goldsmith University London
Troilo Claudia, Missione Etnologica italiana – Messico
Umek Dragan, Università di Trieste
Vacchiano Francesco, Università di Venezia
Vianello Francesca, Università di Padova
Vicentini Zoe, Università La Sapienza – Roma
Wolf Sonja, Centro de Investigación y Docencia Económicas – México