(EN) The Visual Sociology Research Group and University of Genoa has formalised an Erasmus+ agreement with the Galatasaray University (Turkey), the Université de Liège (Belgium), the Université de la Reunion – Centre Universitaire de Mayotte (France), and the Université de Guyane (France), in order to foster international exchanges and mobility of Ph.D students as well as of researchers in the field of migration studies.
(ITA) Il Laboratorio di Sociologia Visuale e l’Università degli Studi di Genova hanno formalizzato un accordo Erasmus+ con l’Università di Galatasaray (Turchia), l’Università di Liegi (Belgio), l’Università de La Reunion – Centro Universitario di Mayotte (Francia) e l’Università della Guyana (Francia), al fine di rinforzare gli scambi internazionali e la mobilità dei dottorandi nel campo dei processi migratori.
(EN) An ethnographic journey along the migrants routes in contemporary Europe. Since 2015 the authors have explored different EU borderzones such as Calais, Patras, Ventimiglia, Ceuta, Melilla, Sicily, and others. The main results of the research reveals a networks of safe places and encounters allowing migrants and asylum-seekers to move forward thanks to solidarity practices…. Something evoking the history of the Underground railroad in US, before the civil war.
(ITA) Un viaggio etnografico lungo le rotte dei migranti nell’Europa contemporanea. Dal 2015 gli autori hanno esplorato diverse zone di confine dell’UE come Calais, Patrasso, Ventimiglia, Ceuta, Melilla, Sicilia e altre. I principali risultati della ricerca rivelano una rete di luoghi sicuri e di incontri che consentono ai migranti e ai richiedenti asilo di andare avanti grazie a pratiche di solidarietà… Qualcosa che evoca la storia della ferrovia sotteranea negli Stati Uniti, prima della guerra civile.
La Val Roja, piccola valle francese al confine con l’Italia, a partire dal 2015, con la chiusura di diverse frontiere interne all’Europa, si ritrova al centro di una inedita rotta migratoria che va verso il nord Europa. Migliaia di migranti restano bloccati a Ventimiglia e, nel tentativo di varcare la frontiera, finiscono per attraversare territori rurali e alpini, nonostante la capillare militarizzazione. Una parte importante della popolazione della valle si mobilita nella solidarietà, offrendo ospitalità, cura e supporto ai migranti in transito. Si tratta di quella parte della popolazione – i cosiddetti “neorurali” – che, dalla fine degli anniSettanta a oggi, alla ricerca di uno stile di vita alternativo all’insegna della decrescita, della sostenibilità rurale e di valori solidali, sceglie la Val Roja come luogo per abitare. Un’altra parte della popolazione, legata alle famiglie native tendenzialmente conservatrici, si oppone all’azione solidale, dando origine a conflitti che rafforzano le frontiere sociali preesistenti nella valle. Confini po-litico-territoriali che irrompono in Europa e confini sociali entrano in collisione: i neorurali della valle, oltre ad abitare la frontiera tra due Stati, si ritrovano ad abitare la frontiera sociale che li divide da un universo culturale opposto. Frutto di una lunga e intensa ricerca etnografica, il presente volume racconta l’Europa della crisi dell’accoglienza, con le sue frizioni, i movimenti solidali dal basso e i processi di trasformazione sociale che ne derivano.
The book is the result of an intense ethnographic research in the Roya Valley, starting from the consequences of the “closure” of the French-Italian border in recent years. A local network in the valley, Solidaire with migrants in transit and characterized by the over-representation of “neorurals”, comes into play; at the same time, other voices emerge, hostile to the migrants’ transit and to those who come to their aid. The ethnographic research – understanding the balances, patterns and mobilizations of the valley over the past decades – explores the effects of the border on the rural valley, analyzing how the militarization and the control of political borders have strong repecussions on the social boundaries of the population.