Come abitano i migranti e, soprattutto, cosa influisce sui loro percorsi abitativi? Queste sono le domande dalle quali è partito il lavoro di ricerca che ha impegnato l’autore per tre anni.
L’idea che dà forma al testo è quella di legare una riflessione sullo sviluppo sociale, economico e urbanistico di uno spazio urbano con le biografie delle persone che nel corso dei loro percorsi migratori, a volte per periodi brevi, a volte per tutta la vita, hanno abitato e vissuto il medesimo spazio, contribuendo a dare forma alle nostre città.
Il testo si focalizza sulla complessità dei percorsi abitativi dei migranti in relazione alla precarietà del lavoro e alla sostanziale residualità del welfare abitativo italiano ed evidenzia le conseguenze sulle vite delle persone del nodo che lega strettamente la questione dell’abitare a quella dei documenti e a quella del lavoro. Inoltre, si sottolinea il ruolo del capitale sociale (contatti, relazioni, conoscenze, connessioni, ecc.) nella definizione della direzione dei percorsi abitativi.
Con l’ambizione di dare forma ad una narrazione corale, nelle sue pagine una selezione dei racconti di vita abitativa raccolti è stata riportata integralmente; in modo da permettere al lettore di farsi una propria idea delle questioni trattate e, al tempo stesso, di ridare, attraverso la testimonianza scritta, un “diritto alla parola” e alla rappresentazione della propria condizione che, nella nostra società, i migranti non hanno.
Prefazione a cura di Luca Queirolo Palmas. Post-fazione a cura di Paolo Boccagni.
How do migrants inhabit and, more importantly, what influences their housing pathways? These are the research questions from which stemmed the research work which has engaged the author for three years.
The idea that gives shape to the text is to link a reflection on the social, economic and urban development of an urban space with the biographies of people who in the course of their migratory paths, sometimes for short periods, sometimes for a lifetime, have inhabited and lived in the same space, contributing to form our cities.
The text focuses on the complexity of migrants’ housing pathways in relation to the precariousness of work and the substantial residual nature of the Italian housing welfare, highlighting as well the consequences on people’s lives of the knot that closely links the issue of housing to that of documents and that of work. It also emphasizes the role of social capital (contacts, relationships, knowledge, connections, etc.) in defining the direction of housing pathways.
In an effort to shape a choral narrative, in its pages a selection of the collected life stories have been integrally reported; so as to allow the reader to get his or her own idea of the issues dealt with and, at the same time, to give back, through written testimony, a “right to speech” and representation of their condition to migrants that, in our society, normally do not have.
Preface by Luca Queirolo Palmas. Afterword by Paolo Boccagni.
Tre anni fa tre un gruppo di oltre cento migranti viene soccorso al largo delle coste libiche da una petroliera che batte bandiera turca. Dovrebbero essere tutti riportati in Libia ma tre di loro negoziano con il capitano della nave El Hiblu 1 il passaggio fino a Malta. Qui, però, i tre che hanno negoziato con il capitano vengono accusati e processati per terrorismo in un caso conosciuto come “El Hiblu 3”. Nei giorni dell’anniversario di questo evento esce una pubblicazione online che rivela molti aspetti poco conosciuti di questo caso e scrive un nuovo capitolo della solidarietà verso i migranti alle frontiere dell’Europa.
Three years ago, a group of over 100 migrants was rescued off the Libyan coast by an oil tanker flying the Turkish flag. They should all be taken back to Libya but three of them negotiate with the captain of the ship El Hiblu 1 the passage to Malta. Here, however, the three who negotiated with the captain are charged and brought in trial for terrorism in a case known as “El Hiblu 3”. In the days of the anniversary of this event, an online publication comes out that revealing many little-known aspects of this case and writes a new chapter of solidarity towards migrants at the borders of Europe.
Nella contemporanea “crisi dell’accoglienza” il supporto dal basso ai migranti in transito, in particolare nei luoghi di blocco come i nodi di confine, assume un ruolo centrale in relazione alla mobilità verso e all’interno dell’Europa. La parola “solidarietà” – concetto fondativo delle scienze sociali ma poco esplorato negli ultimi decenni – diviene oggi nozione di riferimento nella vita quotidiana delle borderlands europee, oltreché di un’emergente letteratura scientifica che prende forma all’interno degli studi migratori. Questo numero monografico della rivista Mondi Migranti, con contributi in italiano e in francese che analizzano tali pratiche su diversi nodi di confine in Europa, intende partecipare all’incipiente articolazione di nuove prospettive di ricerca su migrazioni e frontiere attraverso le lenti della solidarietà.
In the contemporary “reception crisis”, grassroots support for migrants in transit, especially in blocking sites such as border nodes, assumes a crucial role in relation to mobility towards, and within Europe. The word “solidarity” – is a founding concept in the social sciences, yet scarcely explored in recent decades, now becomes a reference notion in the daily life of European borderlands, as well for an emerging scientific literature taking shape within migration studies. This special issue of the journal Mondi Migranti, containing contributions both in Italian and in French, focuses on such practices in different border nodes across Europe, meaning to participate in the incipient articulation of new research perspectives on migration and borders through the lens of solidarity.
Indice: Usages et mésusages de la notion de solidarité en contexte migratoire. (Jocelyne Streiff-Fénart) Verso i solidarity studies. Nuove prospettive di ricerca su migrazioni e frontiere. (Luca Giliberti, Swanie Potot) Sui confini della rotta balcanica: pratiche di solidarietà ai migranti e processi di criminalizzazione. (Graziella Marturano) Sanctuary cities in Francia? L’accoglienza dei migranti nel Paese basco. (Annalisa Lendaro, Thomas Sommer-Houdeville) La solidarietà in frontiera: le reti di supporto ai migranti in transito in Val di Susa. (Luca Giliberti, Davide Filippi Féministes et quêteuses d’asile : une lutte commune ? Une enquête dans les Alpes-Maritimes (Pinar Selek) La criminalisation du sauvetage dans la mer Égée. Le cas de l’ONG PROEM-AID. (Juan Pablo Aris Escarcena)