Kick-off meeting del progetto SOLROUTES con una sessione sui metodi creativi nei border studies e nei solidarity studies

Dal 25 al 29 settembre si terrà il kick-off meeting del progetto SOLROUTES (AdG ERC):

Solidarity And (As) The New Abolitionism. Collective Knowledge For Debordering Europe

Il progetto SOLROUTES Solroutes vuole essere un viaggio etnografico, multisituato e multiscalare che si snoda lungo le rotte delle migrazioni, insieme alle persone in movimento. Con sede in diverse località e “stazioni” dentro e intorno all’Europa (dal Belgio e Italia al Marocco, Tunisia, Turchia, fino agli avamposti postcoloniali europei della Guyana francese e Mayotte), il progetto mira a decentrare, deconfinare e allo stesso tempo provincializzare l’Europa, iscrivendosi, sia politicamente, sia concettualmente, in uno specifico orizzonte abolizionista. Facendo riferimento agli approcci afro-americani e femministi (quello di Ruth Gilmore, Angela Davis e molte altre), il progetto SOLROUTES concepisce tale prospettiva, più che come un gesto di cancellazione, come un momento costitutivo che si oppone a qualsiasi regime di frontiera proibizionista, ai suoi effetti necropolitici e al panorama razzializzato che genera, aprendo la possibilità per una “Europa at large” diversa, post o decoloniale.

Il giorno 25 settembre, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione (DISFOR) dell’Università di Genova, alla presenza del Direttore del Dipartimento, Prof. Guido Franco Amoretti, si discuterà delle “Nuove parole chiave per la solidarietà“. Oltre al prof. Luca Queirolo Palmas (Principal Investigator) e al prof. Federico Rahola dell’Università degòli Studi di Genova, il dibattito sarà animato daIvan Bonnin (UniGE),  David Brotherthon (J. Jay College CUNY), Camille Cassarini (UniGE), Paolo Cuttitta (UniGE), Rassa Ghaffari (UniGE), Georges Kouagang (UniGE), Jayne Mooney (J. Jay College CUNY), Maria Dolores Paris Pombo (El Colegio de la Frontera Norte), Lorenzo Pezzani (UniBO), Camille Schmoll (EHESS).

Il 26 settembre, si terrà invece la sessione dedicata ai “Metodi creativi nei border studies e nei solidarity studies“. Aprirà i lavori il prof. Marco Martiniello dell’Università di Liegi. Interverranno: Rassa Ghaffari, Livio Amigoni e Massimo Cannarella del progetto SOLROUTES, Ivan Bonnin (Progetto MOBS – UniGE), Luca Giliberti (UniPR), K. Smets (VUB Bruxelles). Discussants: A. Antebi (OVQ – Barcelona), A. Milotta (Artist), J. Gonzalez Morandi and M. Cinque (film-makers), A. Ferraris (Illustrator), M. Martiniello (Universitè de Liège), A. Vannucci (Director and playwright), E. Zampa (photographer).

Nel pomeriggio si terrà la Tavola Rotonda “Sea as a battlground for solidarities” cui prenderanno parte: Lorenzo Pezzani (UniBO – HEMIG ERC), Vittorio Alessandro (Ammiraglio in congedo della Guardia Costiera), Jacopo Anderlini (UniBO – Progetto MOBS), Leon Blanchaert (Mediterranea – Saving Humans), Enrico Fravega (UniGE – Progetto MOBS).

I due giorni successivi saranno dedicati alla presentazione dei Report relativi a: Belgio, Turchia e Balcani (27 settembre – DISFOR), Tunisia e Marocco (28 settembre – Aula Mazzini – Balbi 5).

Nella giornata del 28 si terrà, inoltre, presso l’Aula Mazzini di Via Balbi 5, il workshop “Doing ethnography and solidarities in the Maghreb area“. Nella stessa location, alle 11:30 del 29 settembre si terrà l’assemblea plenaria conclusiva dell’evento.

 

 

 

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Odissee mediterranee. Traversate, migrazioni e vite possibili. 14 giugno, Andersen Festival


Mercoledì 14 giugno, alle ore 19:30 a Sestri Levante (Baia del Silenzio) nell’ambito dell’Andersen Festival, si terrà un talk dedicato al mare e alle migrazioni nel contesto mediterraneo.

Il Mediterraneo è uno spazio di incontro, attraversamento, contaminazione tra realtà differenti: un crocevia di idee, identità mutevoli e soggetti in movimento tra passato e futuro. In questa congiuntura, il Mediterraneo, mare di mezzo, è diventato un archivio di storie, perlopiù taciute, a volte esplicitamente cancellate dalle narrazioni ufficiali e spesso dimenticate. Sottrarre alcune queste storie di migrazione all’oblio e metterle al centro del discorso pubblico è l’obiettivo di questo incontro.

Al talk parteciperanno:

Luca Queirolo Palmas (Università degli Studi di Genova – Laboratorio di Sociologia Visuale), autore di “Underground Europe. Lungo le rotte migranti” (Meltemi, 2020), recentemente imbarcatosi su Nadir.


Enrico Fravega (Università degli Studi di Genova – Laboratorio di Sociologia Visuale), co-curatore di “Crocevia Mediterraneo” (Eleuthera, 2023).

Mario Pennacchio, scrittore, autore di “L’approdo” (Lavieri editore, 2023).

Abdelfetah Mohamed (Presidente di SOS MEDITERRANEE Italia, mediatore culturale), autore di “Le radici delle dune” (Contro narrativa, 2023).

Modera: Pietro Barabino, gionalista e videomaker.

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Approccio hotspot e navi quarantena. Le politiche di controllo confinario ai tempi della pandemia. Un articolo di Jacopo Anderlini e Silvia Di Meo

Hotspot, navi quarantena e il saldarsi delle pratiche di contollo sanitario con il frame discorsivo emergenziale che riguarda le migrazioni: le politiche confinarie dell’Unione Europea, nell’epoca della pandemia stanno mettendo in luce tutti i limiti di un sistema inadeguato e foriero di problemi e, soprattutto, disumanità.

In un articolo sulla rivista il Mulino, Jacopo Anderlini e Silvia Di Meo mettono in evidenza come l’emergere della questione sanitaria nel sistema di controllo confinario abbia accentuato e legittimato una molteplicità di processi e pratiche di selezione e trattenimento extra legali. Attraverso il sistematico confinamento dei migranti in luoghi situati in frontiera, con accertate violazioni della libertà personale e dei diritti fondamentali dell’asilo, dell’informazione e della salute si porta avanti un approccio profondamente permeato dalla disumanità e, allo stesso tempo, si rimuove la questione dal dibattito pubblico.

Hotspots, quarantine ships and the combination of health control measures with the emergency discursive frame concerning migration: in the age of pandemic, EU border policies are highlighting all the limits of an inadequate system, premonitory of problems and, above all, inhumanity.

An article by Jacopo Anderlini and Silvia Di Meo, in the magazine “il Mulino“, shows how the emergence of the health issue in the border control system has accentuated and legitimized a multiplicity of extra-legal selection and detention processes and practices. Through the systematic confinement of migrants in places located on the border, with ascertained violations of personal freedom and the fundamental rights of asylum, information and health, an approach deeply permeated by inhumanity is pursued and, at the same time, it contributes to the removal of the issue from public debate.

articolo

Eufemia, « Les naufragés et les rescapés ». De Gênes à Nice / Eufemia, “I sommersi e i salvati”. Da Genova a Nizza

Après une période de suspension liée à la propagation de la pandémie “Eufemia“, le projet du collectif artistique Milotta & Donchev trouve un nouveau lieu d’exposition à l’université de la Côte d’Azur.

L’exposition fera l’objet de nombreuses manifestations académiques et publiques, telles que des masters, des conférences sur la sociologie visuelle, des tables rondes liées à la sortie de livres sur la migration, des visites scolaires, des films-débats, etc.

L’événement de son inauguration, qui se tiendra le 22 juin à 18h30, accompagne le colloque international “Tri migratoire et expérience du blocage : Afrique, Amériques, Europe”.

L’installation, située à Université Côte d’Azur, hall de la MSHS (25 avenue François Mitterrand 06300 Nice) sera ouverte du 22 juin au 15 novembre 2021.

L’événement bénéficie du soutien de l’Université de Gênes et de l’Université Côte d’Azur. ‘Azur, l’Urmis, la Maison des sciences de l’homme et de la société Sud-Est.

Dopo un periodo di sospensione legato alla diffusione della pandemia, “Eufemia” il progetto del collettivo artistico Milotta & Donchev trova una nuova sede di esposizione presso l’Università della Costa Azzurra.
La mostra sarà al centro di numerosi eventi accademici e pubblici, come master, conferenze di sociologia visuale, tavole rotonde relative all’uscita di libri sulle migrazioni, visite scolastiche, dibattiti cinematografici, ecc.
L’evento della sua inaugurazione che si terrà il 22 giugno alle ore 18:30, accompagna le colloque international “Tri migratoire et expérience du blocage: Afrique, Amériques, Europe“.

L’installazione, collocata presso l’Université Côte d’Azur, hall de la MSHS (25 avenue François Mitterrand 06300 Nice) sarà visitabile dal 22 giugno al 15 novembre 2021.

L’evento ha il sostegno dell’Università di Genova e dell’Université Côte d’Azur, dell’Urmis, della Maison des sciences de l’homme et de la société Sud-Est

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