Prof. M’Hammed Sabour a Genova

Dal 15 al 19 aprile avremo ospite il prof. M’Hammed Sabour, Department of
Sociology dell’Università di Joensuu (Finlandia), esperto nei temi Globalization and the Knowledge Economy.
Lunedì 16 aprile ore 15 a Genova, Fac. Scienze della Formazione, presso sala rappresentanza della Facoltà (di fronte presidenza)
Seminario: “How Charles W. Mills and Pierre Bourdieu evaluate the role of intellectuals in society: A comparative perspective”
Martedì 17 aprile ore 14 a Savona, nell’aula 218 del Campus
Conferenza: “Riflessioni sui cambiamenti in Tunisia, Egitto e negli altri paesi arabi e sulle loro prospettive”
Mercoledì 18 aprile ore 16 a Genova, Fac. Scienze della Formazione, Aula 2.
Conferenza: “Riflessioni sui cambiamenti in Tunisia, Egitto e negli altri paesi “arabi” e sulle loro prospettive”

YOUGANG Project Barcelona

Cine Pandillero a Barcellona. 2011-2013

Il Laboratorio ha aperto un progetto di ricerca visuale a Barcellona sul tema
delle culture giovanili della strada in collaborazione con l’Universitá di
Lleida e il MACBA (Museu de Arte Contemporanea de Barcelona).

Il progetto – YOUGANG – é diretto da Luca Queirolo Palmas e finanziato nel
quadro delle azioni Marie Curie.

Vedi il sito yougangproject

Seminario Internazionale “Gangs, protagonismo giovanile e politiche di prossimità”

29-30 Marzo a Genova
Parteciperanno esperti di Barcellona, Madrid, Genova, Milano.
Organizzato da: YouGang, Comune di Genova, Laboratorio di Sociologia Visuale – Università di Genova.
Guarda la locandina

LORO DENTRO – Trailer

“LORO DENTRO”, Documentario, HDV, 42 min, Italia 2012.
Prodotto da Università di Genova – Laboratorio di Sociologia Visuale, Centro Frantz Fanon, Ser.T ASL 4 Chiavari.
Regia: Cristina Oddone
Laboratorio animato da: Massimo Cannarella, Francesca Lagomarsino, Cristina Oddone, Luca Queirolo Palmas, Fabio Seimandi.

Una decina di ragazzi tra i 20 e i 30 anni, italiani e stranieri, ci raccontano la vita dentro il Carcere di Marassi, l’istituto penale più grande della Liguria: 850 persone in una struttura che può ospitarne poco più di 400. Nei mesi in cui abbiamo realizzato questo laboratorio video (febbraio — giugno 2011), abbiamo girato insieme a loro nei luoghi del carcere: la sala colloqui, l’aria, il campo, le cucine, i corridoi delle sezioni. Mostrando i loro corpi segnati dal dolore e marchiati dall’esperienza della detenzione — ultimo spazio espressivo e di denuncia — prende forma davanti a noi il racconto delle loro storie di vita, biografie spesso segnate dalla migrazione, dell’emarginazione sociale, della tossicodipendenza. Il carcere diventa un orizzonte di possibilità facilmente raggiungibile, riproponendo gli stessi meccanismi di separazione e confinamento che esistono anche fuori: le distinzioni tra italiani e stranieri, la stratificazione per classe. La quotidianità oscilla tra le domandine, l’attesa di un colloquio, la speranza di ottenere le pene alternative. Nonostante ciò oltre i muri resistono la solidarietà, i legami, gli affetti. La vita continua anche dentro una cella sovraffollata.
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