Giovedì 13 dicembre ore 21.00
proiezione del documentario Loro Dentro all’Aut Aut 357
Via delle Fontane 3, 5, 7
Saranno presenti Cristina Oddone e Massimo Cannarella del Laboratorio di Sociologia Visuale insieme a Enzo Paradiso, della redazione di Area di Servizio, giornale redatto in carcere dai detenuti di Marassi.
Troppo spesso le persone non guardano, non vogliono vedere e di conseguenza non conoscono. Quello che accade nelle prigioni del Paese è una realtà lasciata a sé stessa. Si relega la questione a problema marginale, con il luogo comune che i detenuti, in fondo, se la sono cercata. Non è così. Finire in carcere è facile. E’ una caduta accidentale in un buco di burocrazia e privazione da cui è difficile uscire. E’ un attimo , basta poco, soprattutto per chi è straniero, soprattutto per chi è povero, soprattutto per chi è debole. Ritrovarsi ad essere un recluso. Il carcere è un’istituzione controversa, si parla spesso di riabilitazione ma la realtà dei fatti è che il detenuto è in una cella e tutto ciò che fa è soffrire di mancanze di possibilità. Le condizioni di vita nelle prigioni sono un segnale forte dello stato di salute di una società nel suo complesso. Se in carcere non si rispettano i diritti fondamentali della persona, se non si garantiscono condizioni di vita giuste e senza sofferenza vuol dire che anche fuori dal carcere il valore di questi diritti vacilla.
La grande e fumosa macchina dello Stato va avanti inceppandosi sempre di più, incalzata dalla crisi, e nel marasma generale è inglobata anche l’istituzione carceraria. Crea il sovraffollamento, la difficoltà di difendersi a livello legale, la problematica di mantenere i contatti familiari e fondamentalmente l’impossibilità di crearsi una prospettiva di vita alternativa. Questo stato di cose va cambiato e la base del cambiamento è la conoscenza e la diffusione delle informazioni.
Con la visione di Loro Dentro vogliamo proporre uno sguardo puro, sincero e soprattutto umano su chi si trova nella condizione di detenuto all’interno del carcere di Marassi.